Tecniche di lavorazione per la finitura dei metalli

di Caterina Tosca
Giugno 08, 2018
finitura dei metalli

In questo post elencheremo alcune delle tecniche di lavorazione più comuni per la finitura dei metalli e vedremo il loro effetto sulle superfici.

I trattamenti superficiali sono solitamente le ultime lavorazioni a cui deve essere sottoposto un prodotto pressofuso, prima dell’assemblaggio: essi possono essere divisi in trattamenti di rivestimento e trattamenti post-fonditura. I trattamenti di rivestimento includono la verniciatura, la cromatura e la placcatura, e determinano l’aspetto finale del componente. I trattamenti post-fonditura invece possono assolvere due funzioni: la prima è di migliorare la funzionalità del componente, la seconda è di migliorare le sue qualità superficiali ed estetiche.

Solitamente, i trattamenti post-fonditura sono  utilizzati per preparare la superficie al rivestimento finale, ma possono anche essere usati per determinare la texture finale dei componenti metallici.

Lavorazioni superficiali: semplice preparazione o trattamento finale?

Il termine “Lavorazione superficiale” è molto generico, ed identifica tutti i processi industriali mirati a modificare un prodotto industriale, un componente o parte della sua superficie per migliorare le loro proprietà e qualità.

Nell’ambito della finitura dei metalli, queste tecniche possono essere sia meccaniche che chimiche e possono includere un’ampia varietà di trattamenti ed effetti: dai miglioramenti all’ergonomia di un componente, ottenibili con trattamenti come la zigrinatura, allo smussamento dei bordi taglienti, ottenibile con la sabbiatura.

Questo significa che le lavorazioni superficiali possono essere utilizzate come ultima lavorazione di un componente prima dell’assemblaggio o della spedizione: la maggior parte delle lavorazioni lascia una texture riconoscibile sulla superficie del prodotto, dandogli un aspetto generalmente piacevole anche senza l’uso di rivestimenti.

L’uso più diffuso dei trattamenti post-fonditura rimane però la preparazione della superficie dei componenti al rivestimento: avere una superficie pulita è fondamentale per prevenire la formazione di  difetti al momento del rivestimento.  Qui sotto potete trovare una lista delle tecniche di lavorazione più comunemente utilizzate per le finiture dei pressofusi in lega di zinco:

  • Abrasione
  • Brunitura
  • Planarizzazione chimico-meccanica (CMP)
  • Elettro-lucidatura
  • Molatura
  • Fresatura chimica
  • Limatura
  • Burattatura
  • Vibratura
  • Lucidatura chimica e meccanica
  • Sbavatura termica

 

Abrasione

L’abrasione è uno dei processi di finitura dei metalli più comune, e consiste nel condurre un flusso di materiale abrasivo ad alta pressione contro una superficie. Può essere usato per diminuire o aumentare la ruvidità della superficie, ma anche per modellarla o per rimuovere dei contaminanti.

Tra i diversi tipi di abrasione, uno dei più efficaci è la sabbiatura, che usa la sabbia come materiale abrasivo: il risultato finale è simile a quello che si avrebbe utilizzando carta vetrata.

Brunitura

La brunitura è una levigatura solitamente ottenuta dall’azione di palline in acciaio poste in una macchina vibrante: quest’azione rende la superficie dello zinco più liscia e luminosa.

Planarizzazione chimico-meccanica (CMP)

La planarizzazione chimico-meccanica (CMP) è una lavorazione che unisce le forze chimiche e meccaniche: è implementata attraverso l’utilizzo di una spazzola rotante che permette di applicare uniformemente un composto lucidante, che risulta in superfici zincate più lisce.

Elettro-lucidatura

Con l’elettro-lucidatura è possibile rimuovere ogni materiale estraneo dai componenti metallici. Il processo è simile alla galvanica, ma agisce al contrario: un componente metallico viene immerso in un bagno elettrolitico e funge da anodo: alcune particelle superficiali si staccano e vengono attirate dal catodo, risultando in una superficie più liscia.

L’elettro-lucidatura ha molte applicazioni nell’ambito della finitura dei metalli  perché può efficacemente essere utilizzata su oggetti dalla forma irregolare. È normalmente usato per lucidare e passivare, ma può anche essere usato per rimuovere le bave: la dissoluzione anodica in condizioni di elettro-pulitura sbava gli oggetti metallici tramite l’aumento della densità di corrente sugli angoli e sulle bave.

Molatura

La molatura è una forma di abrasione ed è utilizzato per ottenere un finish liscio su superfici piane. È inoltre una tecnica molto precisa, poiché può essere utilizzata per produrre incisioni profonde pochi micrometri sulle superfici metalliche.

Fresatura chimica

La fresatura chimica, è una tecnica utilizzata sia per pulire che per incidere le superfici metalliche. Durante questo processo, si utilizzano bagni di sostanze chimiche a temperatura controllata per rimuovere materiale in eccesso e dare al prodotto la forma desiderata.

Limatura

La limatura è prevede l’uso di tecniche simili alla molatura per rendere una superficie piana o per lucidarla.

Burattatura

La burattatura è una procedura che si applica a piccoli component in metallo per rendere lisce le superfici ruvide. È una finitura molto comune, dal momento che può essere utilizzata anche per rimuovere le bave e la ruggine, oltre a rendere più brillante l’intera superficie.

Vibratura

La vibratura è una particolare tecnica che permette di rimuovere le bave, di lustrare, pulire e rendere più brillanti piccole parti o componenti. Durante la lavorazione, le parti sono inserite all’interno di un contenitore vibrante al fine di ottenere l’effetto desiderato: il contenitore e i pezzi al suo interno cominciano quindi a vibrare.

Questo procedimento è diverso dalla burattatura, dal momento che permette di rifinire anche le caratteristiche interne, come i buchi, ed è anche più rapido e meno rumoroso.

Lucidatura chimica e meccanica

La lucidatura utilizza sempre degli strumenti di abrasione per lisciare la superficie del prodotto. La lucidatura meccanica si esegue solitamente con cinture o dischi abrasivi per livellare le superfici, rimuovere graffi e scanalature, e per lucidare la superficie lasciando un finish spazzolato o rigato.

La lucidatura chimica viene spesso impiegata per rimuovere questo finish: solitamente, un disco di stoffa rotante viene impregnato di componenti abrasivi e applicato alla superficie, donando alla superficie un finish lucido.

Sbavatura termica

Durante la sbavatura termica, la combustione del gas metano contenuto in una camera pressurizzata è utilizzato per rimuovere le bave, le irregolarità o contaminanti nascosti attraverso una reazione di ossidazione. La lavorazione è particolarmente efficace per i fori interni e i canali che sarebbero difficili da raggiungere e sbavare con altre tecniche.

Questi sono solo alcune tra le tecniche esistenti per la finitura dei metalli, e i più comunemente usati con i prodotti pressofusi in lega di zinco. A seconda del prodotto e del suo materiale, ci possono quindi essere diversi processi di finitura tra cui scegliere: al fine di assicurarsi di scegliere il più adatto alle proprie necessità, è consigliabile contattare il proprio fornitore per ottenere dei consigli.

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